Lo scorso 12 Maggio si sono svolti a Bitonto, presso il centro pastorale del Santuario dei Santi Medici, i primi corsi di formazione IRC – BLSD della Sezione Pugliese per interventi di primo soccorso.
E’ stata questa una occasione per ampliare le conoscenze tecniche di quanti operano a stretto contatto con situazioni di potenziale emergenza ed un modo per rendere più completo il servizio di volontariato con l’Unitalsi; BLSD è la sigla di Basic Life Support – early Defibrillation, supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce ed insegna a soccorrere i soggetti colpiti da attacco cardiaco mediante la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione; il corso BLSD era riservato sia agli operatori sanitari che a tutti i volontari.
I corsi BLSD-B durano otto ore e si svolgono in un´unica giornata; sono caratterizzati sia da una parte teorica che da una attività pratica effettuata su manichino computerizzato in grado di rilevare quantitativamente la correttezza sia delle manovre BLS sia di quelle di defibrillazione. Al manichino si aggiunge un defibrillatore, dotato di moduli di addestramento che consentono anche all´operatore inesperto di defibrillare in maniera realistica pur rimanendo in completa sicurezza. I candidati sono suddivisi in gruppi di sei al massimo in postazioni dirette da un istruttore. Il rapporto postazione : istruttore : candidati è dunque non superiore a 1:1:6.
I nostri corsi del 12 maggio sono stati tre ed hanno coinvolto 18 persone provenienti da alcune sottosezioni della Puglia e sono stati guidati dal dottor Federico Baiocco (medico responsabile Nazionale dell’Unitalsi) dal dottor Giuseppe Gallo (medico referente della macro area Sud dell’Unitalsi) da Stefano Verbigrazie (infermiere e volontario dell’Unitalsi) e da Emanuele Calvi (infermiere e volontario dell’Unitalsi).
Tutto ciò è stato possibile grazie ad un grosso gesto di solidarietà fatto dal signor Cosimo Chionna di Taranto a cui và un immenso grazie, che ha donato alla Sezione Pugliese un manichino, un defibrillatore trainer-simulatore ed un defibrillatore con l’intento di far addestrare più personale possibile; questo permetterà di portare sempre con noi durante i nostri pellegrinaggi il defibrillatore.
Piero Muolo
Pubblicato in 
